ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI(TSA)

ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI(TSA)

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è un esame che permette di studiare la morfologia delle carotidi e delle arterie vertebrali (vasi arteriosi del collo), riconoscendo la presenza di placche aterosclerotiche ed il conseguente grado di stenosi. Questo esame, innocuo ed indolore, non necessita di alcuna preparazione da parte del paziente.

Le placche aterosclerotiche non sono altro che accumuli di lipidi (grasso) lungo la parete del vaso che possono causare un restringimento del lume del vaso stesso.

La maggior parte dei pazienti con restringimento moderato (stenosi inferiore al 50%) della carotide non ha alcun sintomo. La placca ateromasica può determinare l’indurimento ed il restringimento della parete interna della carotide, facilitando l’accumulo di trombi, fino alla chiusura lenta e completa della carotide.

Altre volte il distacco di detriti ed emboli dalla carotide può determinare a livello encefalico dei micro-infarti che sono alla base delle classiche demenze vascolari.

Se il restringimento della carotide è maggiore (stenosi superiore a 50%) possono esserci dei sintomi neurologi acuti ed improvvisi. Si parla di TIA (attacco ischemico transitorio) quando il sintomo e la causa che l’ha determinato è temporaneo o di ictus se il danno è permanente (per maggiori informazioni sulla malattia ostruttiva delle carotidi clicca qui).

In Italia l’ictus è la terza (la seconda, stando ad alcune stime) causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie (il 10-12% di tutti i decessi per anno si verifica dopo un ictus) e rappresenta la principale causa d’invalidità.

L’accertamento della presenza di placche arteriosclerotiche, seppur asintomatiche, mediante ecografia dei TSA permette di attuare una serie di precauzioni mediche o chirurgiche (se la stenosi è significativa) determinanti per la storia clinica del paziente.

Lo screening cerebrovascolare con ecografia dei TSA è consigliabile sia a pazienti anziani con fattori di rischio già documentati, sia nei pazienti giovani che presentino un’elevata frequenza di accidenti cerebrovascolari in famiglia e/o alterazioni del metabolismo dei glucidi e dei carboidrati (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, alterata glicemia a digiuno), nei pazienti emicranici, nei pazienti con iniziale deficit cognitivo.

 

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